Il Disinformatico di Paolo Attivissimo del 1 Luglio 2016 - #Facebook #Tesla #ParentalControl #Symantec




PUNTATA 459


I titoli di ogni notizia contengono un link all'articolo originale pubblicato sul blog Il Disinformatico di Paolo Attivissimo.




SOMMARIO


Parental Control: come gestire la privacy su un dispositivo Apple

iPhone, iPad e iPod si possono controllare con soluzioni preinstallate in modo da garantire massima privacy e sicurezza per la navigazione dell'adolescente; senza contare la limitazione nell'installazione di app a pagamento o di pagamenti interni ai giochi.

Se avete affidato ai figli un dispositivo iOS (iPhone, iPad o iPod) ma volete mettere dei limiti al suo uso, il software preinstallato offre parecchie opzioni. Per prima cosa occorre andare in ImpostazioniGenerali - Restrizioni – Abilita restrizioni e impostare un PIN di quattro cifre che protegga le vostre scelte di restrizione.

Pagina del supporto Apple per l'implementazione dei controlli: qui.


Curbi è un app che permette di controllare nel dettaglio l'utilizzo dell'Apple dispositivo: non funziona nel caso di Jailbreak.

Se però volete porre limiti di tempo o di orario, vi serve un’applicazione supplementare, come per esempio Curbi. L’app è in prova gratuita per due settimane ma l’uso mensile si paga (6,99 euro / 7 franchi) e bisogna destreggiarsi con l’inglese (non c’è una traduzione in italiano). Se superate questi ostacoli, però, avete la possibilità di impostare appunto orari e tempi di utilizzo, ricevere via mail un rapporto settimanale dettagliato di utilizzo del dispositivo e gestire il dispositivo direttamente dal vostro iPhone, iPad o computer, filtrare la navigazione, sapere quali app sono installate, consentire o meno l’accesso a Internet e altro ancora.





Symantec e Norton: falla pesante da sistemare con una patch

Il ricercatore di sicurezza Tavis Ormandy ha scoperto una falla di Symantec che non richiede l'intervento dell'utente per seguire qualunque sorta di codice malevolo sul computer della vittima. Fatto ancor più grave la minaccia si scatena semplicemente inviando ad una macchina un file o un link infetto via mail senza necessità di interazione da parte dell'utente. L'attacco, inoltre, è wormable, ossia si diffonde liberamente da un client ad un altro.


Symantec ha pubblicato un avviso di vulnerabilità che elenca 17 suoi prodotti aziendali e otto per uso privato, come Norton AntiVirus, Norton Security, Norton Internet Security, Norton 360, Norton Security for Mac.
Lo stesso avviso elenca anche le versioni aggiornate dei vari software che risolvono le vulnerabilità. Per la maggior parte degli utenti l’aggiornamento dovrebbe essere automatico.




Facebook: rubare gli account di questo social sembra essere davvero troppo facile

Violare un account di Facebook sembra essere più facile del previsto. L'impostore si è presentato via mail all'assistenza clienti di Facebook con un documento falso (un passaporto) realizzato con Photoshop.Protagonista dell'assurda vicenda Aaron Thompson, che in un solo colpo ha perso l'accesso alla sua pagina personale e a quelle legate al suo lavoro.

Quando sarebbe bastato cercare di contattare telefonicamente il numero del titolare (ormai richiesto da facebook sia per l'autenticazione a due fattori che per l'utilizzo delle sue app da mobile).

Insomma, nei social network non dovrebbe mai essere inserito nulla di troppo personale: a volte occorre poco perchè certe notizie vengano carpite dagli hacker.


Per approfondire: qui.

Tesla: primo incidente mortale su una macchina in cui era inserito l'Autopilot

Lo scorso 7 maggio in Florida una Tesla Model S in modalità di guida assistita è stata protagonista di un incidente mortale, il primo a conoscenza della stessa azienda in 209 milioni di chilometri percorsi da queste auto (come confronto i decessi con guida esclusivamente manuale sono 1 ogni 151 milioni di chilometri).

Anche se gran parte della colpa sembra attribuibile al camion che avrebbe attraversato incautamente un incrocio a raso (rari in Italia) frapponedosi perpendicolarmente alla Tesla, l'incedente è ancora sotto indagine da parte degli inquirenti

Ne l'autopilot nè il conducente si sono resi conto del camion di fronte a loro, tanto che i freni non sono stati minimamente azionati. Dal momento che i dati telemetrici vengono costantemente inviati alla casa madre, l'azienda si è esposta affermando che tra le possibile cause del malfunzionamento il colore bianco del camion contro un cielo fortemente illuminato possa aver tratto in inganno i sensori di Tesla (forse un problema noto agli ingegneri).

La guida assitita di Tesla, è bene ricordarlo, serve solo come supporto per il guidatore: quest'ultimo non deve mai staccare le mani dal volante per dedicarsi ad altre attività.



Will We Ever Be Able to Vacation in Space? (Il Futuro delle Vacanze nello Spazio) - via @SeekerDaily



Learn More:
Space.com: First Space Tourist: How a U.S. Millionaire Bought a Ticket to Orbit
http://www.space.com/11492-space-tour...

Washington Post: Japanese to Become First Journalist in Space https://www.washingtonpost.com/archiv...

Space Adventures: Space Station
http://www.spaceadventures.com/experi...

VirginGalactic: Fly with Us
http://www.virgingalactic.com/human-s...