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venerdì 3 marzo 2017
This Week in Science: February 25 - March 3 2017 (Scoperte scientifiche della settimana) via @Futurism #SpaceX #ElonMusk #Medicine #Neuroscience
This Week in Science: February 25 - March 3, 2017
SpaceX on the Moon, the Oldest Fossils on Earth, a Cryogenic Breakthrough, and More.
Il Disinformatico di Paolo Attivissimo del 3 Marzo 2017 - #Linkedin #Amazon #Twitter #Norvegia #CloudPets
PUNTATA 492
I titoli di ogni notizia contengono un link all'articolo originale pubblicato sul blog Il Disinformatico di Paolo Attivissimo.
Argomenti della Puntata
Finte offerte di lavoro internazionali su Linkedin
Attenzione alle offerte di lavoro internazionali su LinkedIn | Il Disinformatico
Ho ricevuto da un lettore, che chiamerò Carlo (non è il suo vero nome), la segnalazione di un tentativo di raggiro online piuttosto insolito: una finta offerta di lavoro internazionale. Carlo è un ingegnere.
Un ascoltatore riceve un'offerta di lavoro su Linkedin e segue un link per sottomettere la propria candidatura all'azienda canadese promotrice dell'annuncio. Dopo i primi scambi di dati, le richieste di informazioni personali diventano sempre più insistenti, tanto da insospettire "Carlo" (nome di fantasia). Il primo indizio sospetto riguarda le mail ricevute che non presentano un dominio aziendale, non corrispondente a quello della Macquarie Group Limited. Le mail provenivano infatti da Yandex (la Gmail russa).
La seconda anomalia è che l’azienda Macquarie Group Limited esiste davvero, ma cercando in Google "Macquarie Group Limited" scam fra i risultati emerge una pagina web dell’azienda che mette in guardia contro prese di contatto via mail provenienti da persone che si spacciano per rappresentanti dell’azienda e chiedono password e altri dati personali, ma non parla di offerte di lavoro.[articolo]
L'intento truffaldino non è chiarissimo: i documenti word inviati non erano infettanti; il vero scopo potrebbe essere quello di ricevere scansioni di documenti di identità reali da riutilizzare in altre truffe.
Online, infine, un’immagine di un documento è spesso l’unica cosa che serve per aprire un account autenticato e quindi credibile da usare per inganni o per furti di identità: Twitter, per esempio, ha autenticato il mio account usando solo una foto di un mio documento.[articolo]
Amazon in tilt e la rete in sofferenza
Amazon ha mandato in tilt mezza Internet con un errore di battitura | Il Disinformatico
Avete presente il mito secondo il quale Internet, essendo nata come progetto militare, sarebbe in grado di funzionare anche in caso di attacco nucleare? È un mito, appunto, e molti utenti se ne sono accorti molto chiaramente martedì scorso, quando molti dei siti e servizi più popolari di Internet hanno smesso di colpo di funzionare.
Epic Fail: un tecnico di Amazon martedì scorso ha commesso un piccolo errore che ha causato la quasi caduta della rete internet.
Il malcapitato stava lavorando sui server di AWS (Amazon Web Services) in modo da rendere più veloci le operazioni all'interno dell'infrastruttura: seguendo le procedure ha cercato di spegnere alcune macchine, ma ha tragicanente fallito il comando.
Ma come spiega Amazon nella sua lettera pubblica di scuse, il comando per metterli offline è stato immesso in modo erroneo e così sono stati scollegati da Internet molti più server del previsto, in particolare quelli del Simple Storage Service (S3), che affittano spazio su disco e in memoria alle app più popolari.[articolo]
Il reboot sicuro di alcune di queste macchine (mai riavviate da anni) è stato completato in poco più di 4 ore procurando i ben noti disagi a tutta la rete internet e a tutti i fruitori di servizi IoT legati ad Amazon.
Le novità dei filtri di Twitter
Twitter attiva nuovi filtri: se siete ancora un "uovo", è ora di cambiare icona | Il Disinformatico
Twitter ha annunciato delle novità che consentono di difendersi meglio contro i guastafeste e i provocatori. L'azienda ha attivato un filtro che identifica automaticamente gli account che commettono abusi anche se non sono stati segnalati: il filtro si basa sui comportamenti ritenuti inaccettabili.
Twitter ha annunciato nuovi filtri per idetificare gli account che commettono abusi anche se non ancora segnalati; le altre novità annunciate riguardano la possibilità di filtrare a tempo alcune parole, non solo per evitare insulti ma anche per non ricevere spoiler di serie tv e film al cinema.
È inoltre in arrivo una nuova serie di filtri avanzati: li trovate (o li troverete, a seconda di dove siete nel mondo) in Notifiche - Impostazioni (icona dell’ingranaggio) subito dopo la voce Parole silenziate. Questi filtri avanzati consentono di silenziare gli utenti che hanno ancora l’uovo come immagine predefinita, che non hanno confermato un indirizzo di mail e/o un numero di telefonino da associare al proprio account: tutti segni quasi certi che si tratta di account automatizzati di spammer e scocciatori.[articolo]
Si possono silenziare gli utenti che hanno un uovo come immagine dell'account, spesso sintomo di un account falso; stesso discorso per gli acount non verificati da mail.
Potenziata la possibilità di silenziare i messaggi degli scocciatori.
Test di lettura prima di commentare un articolo
I commenti alle notizie sono spesso una perdita di tempo in quanto inutili o fuori luogo. In Norvegia una testata online ha pensato di introdurre come vincolo al commento di una notizia il superamento di un piccolo quiz legato alla comprensione dell'articolo (e quindi ad una sua previa lettura).
L'idea è originale ed è implementabile come plugin sulla piattaforma Wordpress.
Norvegia, il filtro anti-seccatori della radio Nrkbeta: "Un test per chi vuole commentare"
COME limitare l'ondata fastidiosa di commenti insultanti che spesso molti lettori trasmettono ai media online e radiotelevisivi? È quanto si sono chiesti direzione e redazione di NRKBeta, il sito e canale dell'emittente radiofonica norvegese dedicato a notizie di tecnologia. E hanno cominciato a sperimentare una soluzione particolare, con successo.
I giocattoli spioni, spiati: il furto del database di Cloud pets
I Cloud Pets implementano un servizio con cui i bambini possono scambiarsi messaggi a distanza utilizzando il proprio giocattolo. Il sistema di comunicazione tra il peluche e il telefonino è abbastanza protetto, ma non il database online contenente tutti mesaggi inviati dagli utenti. A causa di questa mancanza di sicurezza tutti i messaggi sono stati trafugati e venduti online al miglior offerente.
Fuguraccia per Cloud Pets e domanda legittima che sorge spontanea: c'è tutto questo bisogno di giocattoli interconnessi alla rete?
Internet-Connected Teddy Bear Leaks Millions Of Voice Messages and Password
Every parent should think twice before handing out Internet-connected toys or smart toys to their children, as these creepy toys pose a different sort of danger: privacy and data security risks for kids who play with them.
Scientists have created living bacteria with two extra letters of genetic code, nicknamed X, and Y for short - via @Sciencium
[from the Youtube description of the video]
Life has been evolving on earth for about 3.7 billion years.
In spite of its diversity, all living things have one thing in common – DNA,
a fundamental code containing just four chemical letters; adenine, thymine, guanine, and cytosine. Until now.
Synthetic biologists from the Scripps Research Institute in California have, for the first time, created semi-synthetic E. coli bacteria with a 6-letter genetic code.
That might sound like something out of Jurassic Park, but even in Jurassic Park the cloned dinosaurs were coded using A, T, G and C.
These new semi-synthetic organisms are an entirely new variation on life.
The two synthetic bases that have been added are dNaM and dTPT3, but for short they’re called X and Y.
The team have been hunting for the right chemical candidates to add to DNA since the 1990s.
Any successful addition to the base pair family would need to match their ability to stick and unstick as the double strand of DNA zips and unzips, while fooling the cell’s own repair machinery into thinking it belongs there.
The team had come up with base pair candidates by 2008, but the next challenge was getting them out of the test tube and into a living organism.
In 2014, the geneticists managed to slip versions of X and Y into the circular plasmid ring of DNA in an E. coli bacterium.
While the E. coli managed to hold onto the new bases for a short period and even reproduce, it eventually rejected them.
Now the E. coli they’ve created aren’t just stable, they’re healthy and capable of growing.
Right now, these new types of E. coli can’t do much more than copy their unique string of genetic code. So what’s the point of adding more letters?
Well, it changes a lot. And to understand that, we need to go back to the earliest days of DNA discovery.
While history has made names such as James Watson, Francis Crick, and Rosalind Franklin synonymous with the discovery of the physical structure of DNA, the global search for such a chemical coding system was inspired by a name better known for his account of a dead-but-not-dead cat.
In 1944, the physicist Erwin Schrodinger, delivered a series on how ordinary matter can create complex living organisms. How could genetic information be stored?
His solution was something called an aperiodic crystal - a chemical with a repetitive structure, but with variations for encoding genetic information.
He felt such a material could easily fit inside a cell, and hold enough information to describe incredibly complex chemical machines.
The search was on to identify this aperiodic crystal and its variable pattern of interlocking chemicals.
Wrapped up in the dark insides of the cell’s nucleus, Deoxyribonucleic acid was the perfect candidate.
It took Watson and Crick using Franklin’s X-ray diffraction images to show how ideal its structure was for containing such a code.
So for the past half-century, we’ve understood how vast complexity can arise in living organisms using remarkably simple codes.
When the four letters of DNA are put together in short combinations of just three letters, those four chemicals can create 64 unique chemical words, or codons.
These link together in extensive sentences to produce a seemingly endless variety of genetic sequences, coding for a multitude of proteins and genetic programs.
Adding new bases seems like overkill when we can already do so much.
Yet the important thing about these new letters is their uniqueness.
Found nowhere else in nature, organisms coded with them offer scientists an unprecedented level of control.
The next step is getting these new bases to make changes to the organisms themselves.
New amino acids could be designed to be activated by the new genetic codes, amino acids which could be used to make new therapeutic drugs.
But should we be concerned about this new form of life?
Given the artificial nature of these new X and Y bases, even the hardiest synthetic specimens can’t survive outside the lab.
That’s because the organisms can’t produce X or Y on their own and there’s no supply of X and Y in nature.
The team has shown in multiple experiments that if X and Y aren’t provided, the semi-synthetic E. coli die every time,
so there is no risk of them getting out and spreading these new bases into the gene pool.
In fact, in many ways, this research is about enhancing the safety of biotechnology by providing more ways to control new organisms.
It’s not yet clear how far this work will or should be allowed to progress. It’s still very early days, but one day far in the future,
people might look back and think it was quaint there was a time when the only genetic letters scientists could work with were the ones nature provided for us.