domenica 13 settembre 2015

L'Alzheimer è trasmissibile (ma solo entrando in contatto col cervello del malato) - via @SciShow



Secondo uno studio pubblicato su Nature, più di 200 persone avrebbero contratto la malattia di Creutzfeldt–Jakob o CJD (la variante umana dell'Encefalopatia Spongiforme Bovina nota in Italia col nome di "Mucca Pazza"), per colpa di un trattamento al quale erano stati sottoposti da bambini tra il secondo dopoguerra e il 1985 (pratica diffusa e reputata innocua ai tempi).

Il trattamento consisteva nell'assunzione di ormoni della crescita ricavati dalla ghiandola pituitaria di cadaveri (sino alla metà degli anni '80 non era infaftti possibile sintetizzare tale sostanza). Molti di questi ormoni iniettati ai pazienti erano contaminati da "prioni" infetti che hanno poi portato molti anni dopo (la malattia prevede un periodo di incubazione molto lungo) allo sviluppo iatrogeno della CJD.

La sorpresa è stata constatare che 8 di questi 200 pazienti con età compresa tra i 35 e i 51 avevano anche sviluppato le placche di tessuto amieloide tipiche dell'Alzheimer: data la giovane età dei pazienti questo potrebbe presupporre l'esistenza di prioni "contaminati" con il morbo di Alzheimer, che diventerebbe così trasmissibile, nell'eventualità di un contatto diretto con tessuti cerebrali di una persona malata.

Servono pertanto ulteriori studi per confermare tali affermazioni: nel frattempo dovrebbero essere prese cautele nei trapianti di cornea, nell'uso di elettrodi non correttamente sterilizzati negli impianti cerebrali e nei trapianti di midollo.

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