martedì 6 ottobre 2015

Quantum Artificial Intelligence Lab: Google e NASA sperimentano il processore quantistico D-Wave 2X


Il Sistema Computazionale D-Wave

Il Quantum Artificial Intelligence Lab è un progetto congiunto sulla computazione quantistica in cui Google, NASA e Universities Space Research Association collaborano la sperimentazione del processore quantistico più avanzato al mondo: il D-Wave 2X.





D-Wave Systems è una società canadese che dal 2010 realizza processori basati sulla ricottura quantistica o quantum annealing (una procedura matematica volta a trovare il minimo globale di una funzione avendo a disposizione più soluzioni possibili attraverso un processo basato sulle fluttuazioni quantistiche) e destinati alla risoluzione di problemi di ottimizzazione.

I D-Wave 2X sono semiconduttori che operanono a meno di 15 millikelvin, una temperatura prossima allo zero assoluto. Si tratta di un'evoluzione dei precedenti modelli, e verrà ospitato nei laboratori di Mountain View per sperimentare l'ottimizzazione di dati e l'Apprendimento Automatico  (meglio noto come Machine Learning).

Da un certo punto di vista non si può affermare che il D-Wave sia un vero e proprio computer quantistico, dal momento che non effettua fisicamente calcoli sulla superposizione atomica: non bisogna però dimenticare l'enorme sforzo portato avanti dalla compagnia per aumentare la potenza dei calcolatori basati sull'elaborazione di dati binari sviluppando nuovi algoritmi e nuove architetture.

Non è nemmeno chiaro se l'approccio di D-Wave Systems alla computazione quantistica sia quello giusto, dato che alcuni benchmark sui precedenti modelli di processori non hanno permesso di accertare il tanto atteso incremento esponenziale nella potenza di calcolo. Dal canto suo Google porta in dote un gruppo di scienziati dell'UC Santa Barbara specializzato in questo campo il cui approccio, a differenza di quello canadese di D-Wave che sfrutta centinaia di qubit con elevati tassi d'errore, opera con un numero inferiore di qubit affidabili.

Per quanto la computazione quantistica possa sembrare ancora una chimera, Google ha deciso di investire denaro e tempo nel progetto (7 anni di accordo) in modo da creare ancor più divario con la concorrenza in caso di successo: una scelta che questo colosso lungimirante può senz'altro permettersi.


Focus sulla computazione quantistica: la visione di Michio Kaku


Con la fine della Legge di Moore, l'epoca post-silicio vedrà la nascita della computazione molecolare e poi della computazione quantistica.



Fonti & Approfondimenti

Articolo di Andrea Bai su Business Magazine
I4U News


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