martedì 26 dicembre 2017

Il Disinformatico di Paolo Attivissimo, Puntata 529 del 22 Dicembre 2017 - #Apple #Android #Windows10 #Mirai #Bitcoin







I titoli di ogni notizia contengono un link all'articolo originale pubblicato sul blog Il Disinformatico di Paolo Attivissimo.


Argomenti della Puntata

App Android sfruttano telefonini per generare criptovalute | Il Disinformatico

La settimana scorsa ho segnalato l'esistenza di siti che usano la potenza di calcolo dei dispositivi dei visitatori per generare criptovalute. È uno degli effetti della "febbre da bitcoin" (termine efficace ma improprio, visto che i bitcoin non c'entrano nulla ma sono coinvolte altre criptovalute).





Perché Apple rallenta i suoi smartphone "vecchi" senza dirlo? | Il Disinformatico

Ultimo aggiornamento: 2017/12/23 9:20. Lo scandalo informatico-tecnologico del momento è l' ammissione, da parte di Apple, di rallentare intenzionalmente i suoi iPhone meno recenti: un sospetto che molti utenti hanno da tempo. Le motivazioni di questo rallentamento, però, non sono necessariamente quelle immaginate dai sospettosi che ipotizzano una sorta di obsolescenza programmata per indurre gli utenti a comprare un nuovo iPhone.




Come evitare le app false e truffaldine | Il Disinformatico

Per lavoro mi capita di esaminare gli smartphone di tante persone, e uno degli errori più frequenti che vedo in questi dispositivi è l'installazione di app false, ingannevoli o addirittura truffaldine che somigliano a quelle vere nel nome e nelle icone ma hanno scopi ben differenti.




Riconoscimento facciale: Windows 10 beffato da una foto | Il Disinformatico

È ancora decisamente troppo facile ingannare i sistemi di riconoscimento facciale, anche se vengono proposti sempre più spesso come alternative alle password o ai rilevatori di impronte digitali. Una dimostrazione molto efficace di questa facilità arriva da Windows 10, che ha un'opzione, denominata Hello , che consente di sostituire la password di login con un riconoscimento del volto dell'utente.




Mirai, avevano infettato 500.000 dispositivi online: ora sono rei confessi | Il Disinformatico

I responsabili di Mirai, uno degli attacchi informatici più vasti del 2016 sono stati identificati e arrestati e ora sono rei confessi. Rischiano vari anni di carcere negli Stati Uniti. A ottobre dell'anno scorso un enorme attacco DDOS nei confronti di Dyn, una società di servizi DNS, ha reso inaccessibili per moltissimi utenti alcuni dei siti più frequentati di Internet, come Amazon, Reddit, Netflix, Twitter, Soundcloud, Spotify, Etsy e Github.







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