La puntata del Disinformatico del 23 Ottobre 2015 (nei titoli il link all'articolo nel blog di Paolo Attivissimo).
Sommario:
Braccialetti Fitness hackerabili: i Fitbit Flex possono essere utilizzati per veicolare in 10 secondi attacchi informatici. Un aggeressore nelle vicinaze della vittima potrebbe inviare via bluetooth un pacchetto malevolo di dati infetti, dati successivamenti trasmessi ai server di FitBit o ai computer e dispositivi mobili collegati allo smartwatch durante le fasi di sincronizzazione, almeno secondo quanto dichiarato da Axelle Apvrille ricercatrice di Fortinet. Il baco di sicurezza esiste da marzo, ma Fitbit nega e sostiene che il proprio disositivo sia esente da falle.
FitBit Flex |
Video dimostrativo del potenziale attacco agli smartwatch FitBit.
Ma citando il post di Paolo:
Non è la prima volta che questo braccialetto di fitness viene colto in fallo: nel 2013 emerse che era possibile falsificare le informazioni di login per accedere a qualunque account Fitbit e vincere premi, mentre nel 2011 le attività amorose degli utenti furono rese pubbliche tramite ricerche via Web che permettevano di sapere chi si era dedicato a sforzi “energici” oppure “passivi e leggeri”.Quindi...
Youtube Red, abbonamento opzionale per non avere la pubblicità: per qunto il nome non sia tra i più azzeccati (redTube è un noto sito a luci rosse), dal 28 Ottobre sarà possibile abbonarsi a 10 dollari al mese per godere dei video di Youtube senza alcuna pubblicità (mai sentito parlare di Ublock per Chrome, Firefox e Android).
Questo ha generato malumore tra molti youtuber che temono di vedere diminuire i propri profitti, ed è già stata presentata una contestazione formale presso la corte europea. PweDiePie è uno degli youtuber che ha già firmato l'accordo per pubblicare le proprie creazioni solo agli abbonati al servizo (mai visto e mai lo vedrò, per di più se a pagamento).
In Italia con il concomitante arrivo di Netflix (ieri in data 22 Ottobre 2015) l'opzione potrebbe essere contemplata solo da chi vuole ascoltare musica in streaming via Youtube.
Facebook e la ricerca potenziata: Facebook possiede una mole enorme di informazioni personali degli utenti. Ora è posibile fare ricerche negli oltre 2000 miliardi di post pubblicati nel corso degli anni dagli iscritti grazie alla nuova funzione chiamata Search FYI.
I risultati sono organizzati cronologicamente e strutturati per importanza valutando oltre 200 parametri. Diventa pertanto possibile cercare non solo informazioni relative alla cerchia personale degli amici, ma notizie e post provenienti da tutti gli iscritti del social.
Se non si vuole rendere visibili i vecchi post agli estranei bisogna andare in Impostzioni-Account- Privacy- Vuoi limitare il pubblico dei post che hai condiviso con gli amici degli amici o con il pubblico? e cliccare Solo vecchi post e questo rende i vecchi post meno visibili in generale e consultabili solo agli amici.
Si può ridurre la cercabilità dei post futuri andanto su Impostazioni-Account-Pricacy- Chi può vedere i tuoi post futuri e setarla su Amici: rimane comunque sempre possibile settare ad ogni pubblicazione la visibilità di un post. La ricerca tramite Search FYI è già attiva se nelle impostazioni è stata abilitata la lingua inglese.
Aggiornamenti Apple (arrivano le ultime emoji tra cui il famigerato dito medio): aggiornamenti a pioggia per ogni dispositivo della mela. Sui computer vengono "fixate" 60 falle di sicurezza oltre alla sospirata risoluzione dei problemi a Mail e Office 16. Gli AppleWatch grazie all'aggiornamento (d'ora in poi tocca aggiornare anche gli orologi) aumentano la durata della batteria e vedono turate 14 falle di sicurezza. Finalmente arrivano le ultime emoji . Sui dispositvi mobili vengono risolti una cinquantina di bug e si attiva, volendo, l'opzione "Ehi Siri", che richiama con questo comando l'assistente vocale (Generale-Impostazioni-Siri-Consenti Ehi Siri).
Google e le ricerche vocali: tema già trattato la scorsa settimana in un mio post che cito.
Google registra la nostra voce: di default Google ascolta e registra tutto ciò che diciamo al nostro telefono. Con il fine presunto di migliorare i propri prodotti e piazzare pubblicità sempre più mirate, le applicazioni di Google Voice Search e Now sono in continuo ascolto dei propri utilizzatori e registrano tutte le interazioni vocali.
Entrando nella dashboard di Google relativa al nostro account personale, alla sezione privacy, questi file audio possono essere riascoltati.
Se tutto ciò vi dà ragionevolmente fastidio, cliccate qui per accedere ai comandi attività e disabilitare questa opzione (il mio consiglio è di controllare anche il resto, ne scoprirete delle belle).
Entrando nella dashboard di Google relativa al nostro account personale, alla sezione privacy, questi file audio possono essere riascoltati.
Se tutto ciò vi dà ragionevolmente fastidio, cliccate qui per accedere ai comandi attività e disabilitare questa opzione (il mio consiglio è di controllare anche il resto, ne scoprirete delle belle).
http://thehackernews.com/2015/10/ok-google-voice-record.html
http://www.navigaweb.net/2015/10/google-registra-la-nostra-voce-che-si.html
http://www.chimerarevo.com/internet/cosa-hai-chiesto-a-ok-google-te-lo-dice-193924/
http://www.navigaweb.net/2015/10/google-registra-la-nostra-voce-che-si.html
http://www.chimerarevo.com/internet/cosa-hai-chiesto-a-ok-google-te-lo-dice-193924/