I titoli di ogni notizia contengono un link all'articolo originale pubblicato sul blog Il Disinformatico di Paolo Attivissimo.
Argomenti della Puntata
Intelligenza artificiale sostituisce volti nei video, inganno quasi perfetto | Il Disinformatico
Questa GIF animata un po' troppo rivelatrice dell'attrice di Star Wars Daisy Ridley è un falso: il volto della Ridley è stato applicato al corpo di un'altra persona e segue tutti i movimenti dell'originale.
Meno del 10% degli utenti Gmail usa l'"antifurto" gratuito offerto da Google | Il Disinformatico
Gmail è usato da un miliardo di utenti, ma meno del 10% di questi usa la verifica in due passaggi per proteggersi contro i furti di password, secondo i dati resi pubblici recentemente da Google, nonostante siano ormai sette anni che questa funzione è disponibile su base volontaria.
Truffa dei falsi buoni Ikea su WhatsApp | Il Disinformatico
"Pensavo che era la solita fregatura e invece l'ho appena preso! [...] Partecipa al nostro sondaggio per vincere... Ricevi subito un Buono Ikea del valore di £250". Questo è il testo di un messaggio che sta girando da qualche giorno su WhatsApp. È una truffa.
No, Facebook non ferma le fake news | Il Disinformatico
Thinkprogress.org segnala che la realtà di Facebook è ben lontana dalle promesse fatte dal social network di contenere o contrastare le notizie false dando maggiore priorità ai post di parenti e amici.
Metti in muto quello spot! | Il Disinformatico
Se siete stufi dei siti che vi bombardano di pubblicità che partono automaticamente ad alto volume, ho una buona notizia: la versione 64 di Google Chrome ha introdotto un'opzione che consente di impedire a un sito specifico di comportarsi in questo modo così irritante: per usarla, visitate il sito in questione e cliccate sull'icona delle informazioni accanto alla casella dell'indirizzo del sito stesso.
Le pubblicità inserite nei siti sono sempre più pericolose | Il Disinformatico
Un numero crescente di attacchi informatici arriva attraverso un canale decisamente inaspettato per la maggior parte degli utenti: la pubblicità online. Secondo un rapporto appena pubblicato dalla società di sicurezza informatica Confiant, nel 2017 è stato osservato un aumento notevole delle pubblicità ingannevoli che hanno lo scopo di convincere gli utenti che le visualizzano a installare malware.
Nessun commento:
Posta un commento