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lunedì 19 ottobre 2015

Vaccini, l'unico rischio è non vaccinarsi - #IoVaccino




Come detto nel titolo, l'unico vero rischio dei vaccini consiste nel non farli. Molto spesso le persone tendono a sottostimare pericoli concreti (incidenti stradali, assunzione casuale di farmaci...) e a sovrastimare paure irreali e ben poco probabili.

Le reazione avverse ad un vaccino possono comprendere la comparsa di qualche linea di febbre (1 persona su 6), rush cutanei (1/20) e solo in rarissimi casi (1/1Milione) si è vittime di reazione allergiche di una certa entità.


Durante la propria vita è più probabile rimanere vittima di fuochi d'artificio o di un fulmine piuttosto che di reazione avversa ad un vaccino.

Quando un vaccino è dichiarato sicuro, significa che sono stati condotti tutti i test che permettono di dichiarare i vantaggi ottenuti con la vaccinazione molto più "pesanti" dei possibili rischi collaterali.
 

Immunizzarsi non è un atto fine a se stesso ed egoistico: serve a proteggere dagli agenti patogeni vecchi e bambini che non possono essere vaccinati; si tratta della famosa "Immunità di gruppo".

Il successo dei vaccini nell'eradicare un numero sempre maggiore di malattie è anche la causa per cui molte persone non riescono a capirne l'importanza, sovrastimando rischi e paure irreali (la connessione tra vaccini ed autismo è stata un'impostura intellettuale dell'ormai ex-scienziato Wakefield).
#IoVaccino





Dell'estrema importanza dei vaccini, del loro funzionamento e della loro storia, si era già parlato in questi articoli: funzionamento, composizione, storia a fumetti dei vaccini (#vaccineswork).


Nerd TV - Black Mirror torna su Netflix nel 2016





Consigliata dal mio amico Francesco Q., grande esperto di serial, vi propongo una serie Tv poco nota in Italia, ma di grandissimo impatto, almeno per me: Black Mirror.

Uscita per la prima volta nel 2011, Black Mirror conta 2 stagioni di 3 episodi ciascuna ed un special natalizio. Trama e cast cambiano in ogni puntata, ma il filo conduttore è sempre lo stesso: le nuove tecnologie dilaganti, il cambiamento patito dalla società durante questa nuova rivoluzione tecnologica, le nuove sfide che la socialità estrema porta ad ognuno di noi.

Se il primo episodio risulta sconvolgente, con una minaccia terroristica che solo il primo ministro britannico può sventare compiendo atti degradanti in diretta nazionale, gli episodi 2 e 3 comiciano a porre gli interrogativi di una società futura dai caratteri distopici: i partecipanti di un talent show che devono rinuciare ai propri principi pur di avere successo, persone che possono interamente digitalizzare la propria  memoria con i vantaggi e i problemi che ne conseguono.

Il mio consiglio è quello di provare a vederla: la caratterizzazione del futuro che viene portata sullo schermo è stupefacente, molto più ispirata di tanti kolossal holliwoodiani, come spesso accade per le serie tv britanicche, a basso budget ma con tante idee inovvative.

Netflix ha acquistato i diritti di Black Mirror e nel 2016 produrrà 12 episodi: la speranza è che Netflix continui il trend positivo sino a qui esibito e rilanci questo gioiello televisivo.

I trailer dei primi 3 episodi del 2011.