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domenica 18 febbraio 2018
Il Disinformatico di Paolo Attivissimo, puntata 537 del 16 Febbraio 2018 - #Bancomat #Skype #Cryptojacking #Cryptomining #Telegram #Apple #SpaceX
I titoli di ogni notizia contengono un link all'articolo originale pubblicato sul blog Il Disinformatico di Paolo Attivissimo.
Argomenti della Puntata
Bancomat russi violabili premendo Shift cinque volte
Il Windows XP installato su questi bancomat, infatti, aveva abilitata l’opzione Sticky Keys (Tasti permanenti nella versione italiana), che fa parte degli ausilii per chi ha problemi di accessibilità: quando il sistema chiede di premere due tasti contemporaneamente (per esempio per digitare una lettera maiuscola o comporre un carattere speciale), con quest’opzione si possono premere i due o più tasti in sequenza, quindi anche con una mano sola.
Antibufala: no, Skype non ha una falla gravissima e Microsoft “non vuole rimediare”
La falla (un DLL hijacking che permetteva di prendere il controllo del PC) era stata scoperta da un ricercatore, Stefan Kanthak, ma a detta di questi articoli risolverla avrebbe comportato la riscrittura quasi totale di Skype e quindi Microsoft avrebbe lasciato perdere. Non è così. Kanthak ha frainteso la risposta datagli da Microsoft, ossia che sarebbe stato necessario un riesame approfondito del software (vero), e ne ha dedotto erroneamente che questo riesame non fosse stato fatto.
In realtà, nota The Register, la vulnerabilità è presente in Skype per Windows solo fino alla versione 7.40. Nella versione 8, rilasciata a ottobre scorso, la falla non c’è più, come ha spiegato Microsoft.
Aggiornate Telegram per Windows: ha una falla
Le parole di Internet: cryptojacking
La novità è che pochi giorni fa è stato messo a segno un attacco di cryptojacking particolarmente audace e diffuso: alcune migliaia di siti governativi, principalmente in lingua inglese, sono stati manipolati dagli aggressori informatici per fare in modo che contenessero istruzioni che facevano generare criptovalute (Monero) ai visitatori. Fra i siti colpiti spiccano quello della sanità britannica, quello ufficiale dei tribunali statunitensi (UScourts.gov) e, ironicamente, quello dell’autorità per la protezione dei dati del Regno Unito (Information Commissioner's Office (ICO)).
Invece di attaccare questi siti uno per uno, gli ignoti aggressori hanno attaccato uno dei loro fornitori, Browsealoud, i cui servizi informatici (i cosiddetti script) vengono inseriti direttamente nei siti in questione ... infettando un fornitore sono riusciti a infettare automaticamente tutti i siti clienti di quel fornitore.
A bordo della Tesla spaziale c’è la Trilogia della Fondazione. Geek fino in fondo
A Single-Character Message Can Crash Any Apple iPhone, iPad Or Mac
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