Podcast della puntata: link.
Temi del Disinformatico radiofonico del 6 Novembre 2015 (nei titoli il link all'articolo pubblicato sul blog di Paolo Attivissimo):
Firefox si aggiorna alla versione 42 con novità piuttosto interessanti: nuove protezioni contro il tracciamento e il potenziamento del blocco della pubblicità: la Navigazione Anonima è stata resa più sicura e veloce attraverso il blocco delle pubblicità ed il blocco dei tasti di condivisione, proprio quelli maggiormente in grado di tracciare gli utenti. Tutto questo permette anche di navigare più velocemente.
Ricordo che la Navigazione Anonima non lascia tracce sul pc locale, ma sul provider internet si occhio: occhio quindi ai wi-fi pubblici.
Per navigare realmente in modo anonimo si può utilizzare Freedome applicazione a pagamento di F-Secure (consigliata da Mikko Hypponen); per visualizzare il tracciamento online si può utilizzare Tracker Mapper di F-Secure oppure Collusion e Light Beamer di Firefox.
Consigli personali:
Sia per Firefox che per Chrome consiglio due plugin che realizzano la stessa funzione senza trovarsi in navigazione anonima: UBlock Origin (firefox qui, chrome qui) e Disconnect (firefox qui, chrome qui).
Smartphone War: scontro tra Android e iOS sulla sicurezza. Android ha problemi perchè i produttori impiegano spesso troppo tempo per pubblicare gli aggiornamenti di sicurezza. Questo è un po' meno vero per iOS dove le patch vengono distribuite in contemporanea per un consistente numero di dispositivi (non per quelli più vecchi però).
Il problema deriva anche dall'incapacità degli utenti: si parla in questo caso di installazioni di app da market alternativi, non controllati e poco sicuri. Il miglior Android sul mercato per questo è Google Nexus (NDR sono possessore di un Nexus 6), gamma di dispositivi sempre prontamente aggiornati dal colosso di Mountain View.
Articolo a rischio flame war su Tom's Hardware: link.
Un secondo su Internet: infografica su ciò che accade nell'universo digitale in un solo, eterno, secondo con aggiornamenti live (149 milioni di mail al secondo ad esempio): Onesecond.designly.com
Bufala Story: secondo quanto sarebbe stato scritto sul Financial Times alcuni prestiti verrebbero erogati valutando la qualità e la quantità dei post pubblicati su Facebook. Si commenta da solo.