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lunedì 28 novembre 2016

Crozza nel paese delle Meraviglie del 25 Novembre 2016







Il Disinformatico di Paolo Attivissimo del 25 Novembre 2016 - #Facebook #Ransomware #Monitoraggio #PhotoScan #Hacker




PUNTATA 480




I titoli di ogni notizia contengono un link all'articolo originale pubblicato sul blog Il Disinformatico di Paolo Attivissimo.


Argomenti della Puntata



Scanner per Android: Google Photo Scan

Google Photo Scan, smartphone come scanner per grandi formati | Il Disinformatico

Google PhotoScan ( FotoScan di Google nella versione italiana) è una nuova app per Android e iOS che permette di usare lo smartphone come se fosse uno scanner e digitalizzare per esempio le fotografie cartacee o le pagine delle riviste.




Il Monitoraggio online raccontato dal sito http://clickclickclick.click/

Quante tracce lasciamo quando navighiamo nel Web? Questo sito te lo dice | Il Disinformatico

Il nome del sito è memorabile e accattivante: Clickclickclick.click. Visitatelo tenendo alzato (ma non troppo) il volume del sonoro e scoprirete che finché tenete aperta la pagina, anche se navigate altrove, una voce sarcastica in inglese descriverà e commenterà le vostre attività nel browser.



L'origine del termine Hacker

Archeoinformatica: cosa voleva dire "hacker" in origine? | Il Disinformatico

Da anni c'è una polemica sull'uso del termine hacker. Gli informatici usano questa parola per indicare semplicemente una persona che ha talento informatico e sa tirar fuori dai dispositivi elettronici prestazioni che i comuni mortali non immaginano neanche. Giornalisticamente, invece, hacker è considerato sinonimo di criminale informatico.



Il video che paralizza gli iPhone

Come difendersi dal video che paralizza gli iPhone | Il Disinformatico

Preoccupati per l'allarme che riguarda il video che manda in crash gli iPhone? Niente panico. Non si tratta di una bufala, ma il video non causa danni permanenti e non infetta lo smartphone. Il video in sé non mostra nulla di particolare: si tratta di circa cinque secondi di una persona che sta in piedi accanto a un letto mentre sullo schermo compare la parola Honey.



Immagini infette su Facebook diffondono Ransomware

Allerta per immagini infette su Facebook | Il Disinformatico

Oltre all'allarme per il video che paralizza gli iPhone (ma che è innocuo a parte il disagio del riavvio) c'è invece un allarme reale per un'immagine in grado di infettare alcuni tipi di computer anche attraverso Facebook, che di solito è un ambiente che (almeno a livello informatico) è abbastanza sicuro.




martedì 22 novembre 2016

Il Disinformatico di Paolo Attivissimo del 18 Novembre 2016 - #Facebook #Password #Malware #Android



PUNTATA 479






I titoli di ogni notizia contengono un link all'articolo originale pubblicato sul blog Il Disinformatico di Paolo Attivissimo.


Argomenti della Puntata




Facebook acquista archivi di Password rubate per aumentare la sicurezza degli utenti: si tratta di un incentivo per i criminali?

Chi compra le password rubate? Facebook | Il Disinformatico

Capita spesso di sentire notizie di furti in massa di password da parte di criminali che poi saccheggiano gli account violati oppure li rivendono ad altri criminali per commettere furti d'identità o estorsioni. Capita meno spesso di venire a conoscenza di chi compra queste credenziali rubate.



Il furto di Password della settimana: Adult Friend Finder e altri siti di incontro per adulti

400 milioni di password rubate ad Adult Friend Finder e altri siti d'incontri | Il Disinformatico

Un altro giorno, un altro sito violato: stavolta è toccato ad Adult Friend Finder, sito d'incontri per adulti, che si è fatto sottrarre oltre 400 milioni di credenziali degli utenti con le rispettive password. Il furto è avvenuto a causa di un difetto nell'impostazione del sito, che rendeva accessibili via Internet dei file che non dovevano essere a portata di tutti.



Vulnerabilità di Siri permette ad un attaccante di scavalcare il PIN di sblocco di iPhone

Come scavalcare il PIN di blocco di un iPhone usando Siri | Il Disinformatico

Se avete Siri attivato sulla schermata di blocco del vostro iPhone, un aggressore può accedere alle vostre foto anche senza conoscere il vostro PIN o usare la vostra impronta digitale: lo segnala Bitdefender, che spiega in dettaglio la tecnica usata.


L'App Android Multiple Account (scaricata 1 milione di volte) contiene malware

Android, malware in Google Play scaricato un milione di volte | Il Disinformatico

Ultimo aggiornamento: 2016/11/22 13:55. Se usate un telefonino basato sul sistema Android (cioè praticamente tutti gli smartphone di qualunque marca tranne Apple e Microsoft), una delle prime raccomandazioni di sicurezza da adottare è fidarsi soltanto delle app che si trovano nel negozio ufficiale di Android, Google Play, e non installare mai app trovate al di fuori di Google Play, come purtroppo fanno in molti.







sabato 19 novembre 2016

The Ancient Middle East: Every Year (La storia dell'antico Medio Oriente, dalla comparsa dell'uomo al 525 AC) via @OllieBye







This Week in Science: Nov 12 - Nov 18, 2016 (Novità scientifiche della settimana) via @Futurism #Space #Biology #Neuroscience







This Week in Science: Nov 12 - Nov 18, 2016

A Nearby 'Super Earth,' Restoring Sight With CRISPR, An Antibody That Can Neutralize HIV Strains, And More.



NASA's Plan To Give Our Moon Its Own Moon (NASA vuole catturare un asteroide) via @Dnews







La copertina di Maurizio Crozza del 15 Novembre 2016






Why Do Heart Cells Turn into Bone? (Perchè le cellule cardiache si trasformano in cellule ossee?) via @SciShow







4 Things You're Not Allowed to Do in Space (Cosa non è ammesso durante una missione nello spazio?) via @SciShow







sabato 12 novembre 2016

Il Disinformatico di Paolo Attivissimo dell'11 Novembre 2016 - #Antibufala #WhatsApp #HuffingtonPost #Philips #Trump




PUNTATA 478





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Argomenti della Puntata




Antibufala


La bufala dei raggi cosmici distruggi tablet in un appello che gira su WhatsApp


Antibufala: stanotte spegnete telefonini e tablet, arrivano i raggi cosmici pericolosi! | Il Disinformatico

Ho ricevuto una raffica di messaggi che segnalano un allarme decisamente insolito: "URGENTE. Stasera alle 00 : 30-03 : 30 assicurarsi di spegnere il telefono , cellulare , tablet , ecc ... e mettere lontano dal corpo . Televisione Singapore ha annunciato la notizia . Informi la vostra famiglia e gli amici.



Più bufala di così si muore: basterebbero pochi minuti ad una persona per verificare la falsità del messaggio (come se l'italiano abbozzato con cui è stato scritto non fosse abbastanza).

Non diffondete certe bufale senza prima fare una ricerca in rete, per favore.



La semibufala della Superluna

Antibufala: la "Superluna" del 14 novembre | Il Disinformatico

Grande subbuglio in Rete per la cosiddetta "Superluna" annunciata per il 14 novembre prossimo: stando a quello che si legge in giro, sarebbe un evento spettacolare che non capita dal 1948. Ma la realtà è parecchio diversa. Come spiega bene la rivista Sky and Telescope, il 14 novembre prossimo la Luna sarà semplicemente un pochino più grande e luminosa del normale.


Sarebbe un evento spettacolare che non avviene dal 1948: ma in realtà il prossimo 14 Novembre la Luna sarà solo un po' più grande del solito in cielo.


Il fenomeno si basa sul fatto che la Luna gira intorno alla Terra seguendo un’orbita che non è perfettamente circolare ma ellittica, per cui ci sono momenti in cui è più vicina e altri in cui è più lontana (la variazione è del 5% in più e in meno).

Quando una Luna piena si verifica in un periodo di massima vicinanza, si parla comunemente di “Superluna” (termine coniato nel 1979 da Richard Nolle, che era un astrologo, non un astronomo). Il 14 novembre ci sarà una Luna piena quando la Luna sarà a 348.401 chilometri dalla Terra: la distanza minore degli ultimi 69 anni. [artiolo]
 
Nulla a che fare con l'illusione ottica che il nostro crevello crea quando male interpretando la posizione della Luna quando il satelitte è basso sull'orizzonte.

Le maree saranno però davvero più alte del normale, circa il 2%.



I Leoni Marini depongono le uova secondo l'Huffington Post

Secondo Huffington Post i leoni marini fanno le uova | Il Disinformatico

Spesso non vengo creduto quando racconto che le testate giornalistiche spesso fanno scrivere articoli a persone completamente incompetenti pur di contenere i costi, infischiandosene della professionalità e del dovere di informare correttamente il pubblico. In effetti è difficile credere che una redazione possa far scrivere degli incapaci: in teoria dovrebbe essere un autogol, perché se una testata scrive panzane non la leggerà nessuno.


Seconod la didascalia del video il Leone Marino catturato per errore dai pescatori russi sarebbe rimasto intrappolato nella rete mentre deponeva le uova.
Insomma è un #Clicbait, forse voluto.



Malware inviato per posta dopo l'elezione di Trump

Criminali informatici sfruttano lo shock dell'elezione di Donald Trump | Il Disinformatico

Poche ore dopo la diffusione della notizia dell'elezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti sono partite almeno cinque ondate di attacchi informatici piuttosto sofisticati e mirati che sfruttano l'emozione e l'interesse per l'evento.

Alcuni hacker hanno sfruttato l'elezione di Trump per diffondere mail con allegati infetti da link che conducono su siti trappola e prendono di mira i lavoratori statali di tutto il mondo e le organizzazioni non governative.

I messaggi sembrano provenire per esempio da un professore di Harvard che apparentemente inoltra una notizia diffusa dalla Clinton Foundation e promette di rivelare “cosa è successo veramente durante le elezioni”. La cosa più preoccupante è che alcuni antivirus non rilevano la trappola, che è un allegato in formato ZIP protetto da una password fornita nel messaggio. [articolo]
La cifratura dell'allegato serve agli hacker per eludere i controlli dell'antivirus: includere la password nel messaggio stesso è un controsenso dal punto di vista della sicurezza. Oltre ad utilizzare il buonsenso è bene ricordare che i link sospetti possono essere analizzati con servizi online come UrlQuery o VirusTotal.



Attaccare le luci "smart" di un edificio con un Drone

Come spegnere le luci "intelligenti" usando un drone | Il Disinformatico

Se avete acquistato le lampadine "smart" Hue della Philips, quelle che si possono comandare tramite computer e telefonino, ho una brutta notizia per voi: sono attaccabili a distanza e possono essere usate per disseminare un attacco che si diffonde con una reazione a catena.





Le lampadine “smart” Hue della Philips sono spesso al centro della cronaca informatica data la scarsa sicurezza implementata in questi prodotti. I ricercatori di sicurezza del Weizmann Institute of Science in Israele e della Dalhousie University in Canada hanno dimostrato di poter attaccare a distanza questi dispositivi con effetti che si diffondono a catena su tutte le altre lampadine. In pratica il drone è in grado di inviare segnali radio capaci di alterare il firmware dei dispositivi che poi si diffonde sulle lampadine adiacenti.
L'attacco ha permesso di far lampeggiare le lampadine ad intermittenza utilizzando il segnale morse (SOS era il messaggio che si può vedere nel video).

La ZigBee Alliance ha dichiarato che questo difetto è stato risolto e distribuito a tutti i clienti. Non è chiaro come facciano a sapere che tutte le lampadine del mondo sono state aggiornate e non sono più vulnerabili.[articolo]
Quando si parla di Internet delle Cose (#IoT o Internet of Things) bisogna stamparsi in testa le parole di Mikko Hypponen, ricercatore di sicurezza presso la F-Secure: ogni volta che sentite “smart”, sostituite mentalmente questa parola di marketing con “vulnerabile”.




lunedì 7 novembre 2016

Il Disinformatico di Paolo Attivissimo del 4 Novembre 2016 - #GTAOnline #FilmPirata #BadHacking #Software #Apple




PUNTATA 477





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Argomenti della Puntata




Rockstar Game e la politica anti bari in GTA Online

Tempi duri per i bari di GTA Online: azzerati i loro conti correnti virtuali | Il Disinformatico

Per anni molti giocatori di Grand Theft Auto Online hanno sfruttato mod e altri trucchi per barare e accumulare denaro virtuale in quantità enormi, da usare per fare acquisti di risorse (auto, armi, accessori) utilizzabili all'interno del gioco.



I giocatori online hanno sfruttato dal 2013 determinati trucchi per accumulare illecitamente denaro di gioco ed acquistare così risorse e potenziamenti.

Pochi giorni fa i bari hanno ricevuto dalla Rockstar un avviso in cui si comunicava la rimozione dal portafoglio della moneta guadagnata disonestamente.

Questo per alimentare l'acquisto di risorse monetarie dal proprio store: data la natura del gioco la manovra suscita parecchia ironia.






Addetti ai lavori di Hollywood alimentavano il circuito dei film pirata


Smascherato un circuito di pirati cinematografici: gli addetti ai lavori di Hollywood | Il Disinformatico

La Warner Bros ha portato in tribunale un'agguerritissima organizzazione dedita alla pirateria cinematografica ai piú alti livelli, che metteva su Google Drive, a disposizione dei propri clienti, copie perfette di film che addirittura non erano ancora usciti al cinema. Piccolo particolare importante e sorprendente: l'organizzazione piratesca era un'agenzia di talenti cinematografici che opera a Santa Monica, in California.




Criminale informatico si fa arrestare per aver lasciato troppi indizi del suo hackeraggio


Criminale informatico lascia qualche piccolo indizio di troppo | Il Disinformatico

Mi capita spesso di raccontare storie di criminali informatici sofisticati e ingegnosi, ma non tutti coloro che pensano di fare soldi illegalmente con l'informatica sono geni del male. Prendete per esempio Dwayne Cartouche Hans Jr, un ventisettenne americano dello stato di Washington.




La storia della parola SOFTWARE

Le parole di Internet: software | Il Disinformatico

Sappiamo tutti cosa vuol dire software: ma vi siete mai chiesti da dove viene questa parola inglese, così centrale nella tecnologia e nell'economia di oggi, e a quando risale?




I MAC perdono il tipico suono di avvio


Addio al suono di avvio dei Mac: i nuovi laptop sono muti | Il Disinformatico

Un paio di settimane fa ho raccontato la storia del suono Sosumi del Mac e del suo compagno, il suono d'avvio, entrambi creati da Jim Reekes facendo uno slalom fra gli ostacoli legali. Il suono d'avvio, nella sua attuale tonalità, è in uso dal 1998: un tempo lunghissimo in informatica.