Gli Idrogel, come lascia intendere il loro nome, sono costituiti principlamente da acqua |
Le cellule staminali hanno un enorme potenziale nel riparare i danni dei tessuti organici (si tratta di cellule primitive in grado di trasformarsi nelle cellule specializzate di qualsiasi organo attraverso un processo di differenziamento cellulare).
Uno dei più grandi ostacoli nei trattamenti condotti con le staminali consiste nell'instabilità e nell'intrinseca fragilità di queste cellule che, una volte introdotte nel corpo umano, non sempre riescono a svolgere il compito cui sono deputate. I ricercatori della Johns Hopkins University (link al paper) sembrano essere riusciti a superare questo ostacolo grazie ad un idrogel di nuova concezione.
L'idrogel protegge e alimenta le cellule staminali da iniettare in modo da favorire la differenziazione nelle cellule del tessuto bersaglio, in questo caso cellule del tessuto cardiaco. L'esperimento è stato condotto su topi con lo scopo di re-muscolarizzare le porzioni cardiache danneggiate da un precedente attacco cardiaco.
Le cellule staminali legate all'idrogel sono state iniettate per riparare le porzioni di tessuto danneggiate dall'infarto |
L'idrogel ha svolto un ruolo essenziale: iniettato nel cuore del topo, ha permesso la sopravvivenza di circa il 73% delle cellule staminali contro un tasso di sopravvivenza del 12% nei casi di normale iniezione in sospensione.
L'utilizzo degli Idrogel come vettore per la somministrazione delle cellule staminali potrebbe aprire nuovi scenari di cura sviluppando le piene potenzialità di questa terapia medica.
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