Puntata 452
I titoli di ogni notizia contengono un link all'articolo originale pubblicato sul blog Il Disinformatico di Paolo Attivissimo.
SOMMARIO
Antibufala: 15enne canadese scopre una città Maia
La notizia anche se affascinante è una bufala: non esiste alcun Indiana Jones junior. La notizia è stata diffusa senza alcun controllo. La vicenda del ragazzino autodidatta che batte gli esperti sul loro campo è molto curiosa, ma non vera, specialmente se si analizza la fonte della notizia in cui il ragazzino avrebbe raggiunto il suo scopo basandosi sui principi della "pseudo-archeologia".
Non esiste poi nessuna conferma da parte dell'agenzia spaziale canadese, tanto più che il ragazzino non ha mai affermato di aver scoperto un'antica città perduta, ma di aver scoperto su Google Maps forme geometriche non naturali riconducibili all'opera umana.
Falla critica in Adobe Flash già sfruttata dai malfattori per attacchi ransomware targati CryptXXX
Kaspersy aveva creato un tool alla fine dello scorso mese per decriptare i file criptati dal ransomware CryptXXX. I criminali informatici hanno perfezionato il malware nel frattempo e all'inizio di questa settimana hanno scatenato una nuova ondata di attacchi (sfruttando probabilmente l'ennesima falla del re dei colabrodi, Adobe Flash). Ieri Kaspersky ha risposto ancora una volta agli hacker, creando un nuovo decifratore; lo trovate a questo link:
https://blog.kaspersky.com/cryptxxx-decryption-20/12091/
Il seguente video è di 2 settimane fa, ma i principi sono comunque gli stessi. Con il nuovo tool di decriptazione dovrebbe essere possibile recuperare gran parte dei file infetti con l'estensione .crypt.
Il problema è cross piattaforma dal momento che coinvolge gli utenti Windows, Mac, Linux e Android: unica soluzione aggiornare ove possibile flash. Ecco il link per scaricare l'aggiornamento 21.0.0.242 che tura 25 falli totali: https://get.adobe.com/it/flashplayer/
La notizia buona è che per gli utilizzatori di Chrome con privilegi da ammistratore sul pc, l'aggiornamento è automatico.
Sarebbe bene impostare Flash e Java in modo tale che il browser chieda all'utente se aprire o meno quei contenuti (in alternativa si può installare su Firefox l'add-ons "No Script" e su Chrome l'estensione "ScriptSafe" e "ScriptBlock").
Azienda svizzera con dispositivi esposti in rete senza protezioni
Soliti problemi con l'Internet delle Cose (IoT, Internet of Things): si tratta di dispositivi erroneamente collegati in rete senza protezioni e password, facilmente manovrabili in rete da chiunque abbia le sufficienti competenze informatiche.
Ci sono aziende che non si preoccupano troppo della sicurezza: e grazie al motore di ricerca Shodan.io qualsiasi dispositivo collegato in rete senza le dovute misure di sicurezza (l'indirizzo IP segreto viene smascherato in un attimo da Shodan) diventa preda dell'internauta di turno.
La segnalazione della settimana riguarda una coppia di caldaie di due aziende svizzere.
250 milioni di account mail rubati e venduti in rete per 1 dollaro
La notizia diffusa da Reuters ha creato non poco panico tra gli utenti, ma va ridimensionata: gli account violati sono in maggior parte russi (riguardano il dominio di posta russo mail.ru) mentre i restanti ancorchè legati a Google, Yahoo e Microsoft non risultano compromessi secondo gli esperti di sicurezza (sono state verificate le password). Il prezzo a cui tale archivio di credenziali veniva venduto, ossia a circa un dollaro, lascia proprio pensare alla scarsa qualità del pacchetto.
Ad ogni modo per verificare l'eventuale compromissione del proprio account, si può inserire il proprio indirizzo mail sulla piattaforma "HaveIBeenPwned". Diffidate sempre dei servizi online che fingono di testare la robustezza della vostra password chiedendone l'inserimento: spesso le catalogano appositamente per mirare meglio gli attacchi a forza bruta.
Solito consiglio: usate password differenti per i vari servizi della rete e non utilizzate parole di senso compiuto o date di compleanno. E vi prego, basta utilizzare la password "Passw0rd": BASTA!
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